FIBA U20 EuroBasket 2025

Marco Zuccotti

Dal 12 al 20 luglio, a Heraklion (Grecia), si è svolto il Campionato Europeo U20 che ha visto trionfare la nazionale azzurra, tornata alla vittoria dopo 12 anni dall’ultimo oro conquistato in Estonia. I dodici ragazzi guidati da coach Alessandro Rossi hanno superato in finale la Lituania con il punteggio di 83 a 66. Di seguito, un’analisi dei 12 ragazzi che hanno partecipato all’evento.

FRANCESCO FERRARI | 2005 | A | UEB Cividale

Capitano della nazionale italiana, ha guidato i compagni all’oro europeo per la prima volta dal 2013. Premiato come MVP del torneo e inserito nel miglior quintetto, l’ala di Cividale ha dimostrato di essere, oltre a un leader in campo, anche un vero e proprio two-way player, risultando determinante su entrambi i lati del campo. Linguaggio del corpo sempre positivo, comunicazione continua e supporto ai compagni sono le caratteristiche principali che lo caratterizzano come leader emotivo della squadra. Offensivamente, primo violino azzurro, non ha deluso le aspettative, risultando il miglior marcatore con 15.9 punti in 27.6 minuti di media. Bagaglio tecnico di tutto rispetto, ha dimostrato di saper punire le difese avversarie con più soluzioni, preferendo maggiormente il gioco spalle a canestro e in isolamento, dove è risultato determinante. Ala di 204cm, ha dimostrato di non accontentarsi delle soluzioni dentro l’area, tentando più volte il tiro dalla distanza e chiudendo la competizione con un discreto 29% (9/31), aspetto del gioco su cui dovrà sicuramente lavorare per velocizzare la meccanica di tiro risultando sempre di più una minaccia anche dai 6.75 come ha già dimostrato in questi ultimi anni. Grazie alla sua pericolosità palla in mano, si è saputo distinguere anche come creatore di soluzioni per i compagni, attirando spesso il raddoppio e riuscendo a ribaltare bene il campo creando vantaggi. Nella metà campo difensiva ha dimostrato di essere un giocatore capace di difendere su più ruoli, grazie a una buona velocità di piedi e a un ottimo senso del rimbalzo, chiudendo con 5.4 rimbalzi a partita. Confermata la sua permanenza a Cividale anche per la prossima stagione, avrà sicuramente un ruolo ancora più importante, potendosi confermare come uno dei migliori prospetti italiani della sua annata.

DAVID TORRESANI | 2005 | PG | Treviso Basket

Tra i protagonisti azzurri di questo Europeo, il prodotto trevigiano, sotto la guida del suo futuro allenatore anche nella prossima stagione in maglia Nutribullet, ha saputo interpretare al meglio il ruolo di primary ball handler affidatogli, guidando la squadra azzurra e creando ottime soluzioni offensive per i compagni e per sé stesso. Come aveva già dimostrato nella sua seconda apparizione all’Adidas Eurocamp nei mesi scorsi, si nota un netto miglioramento nel ball-handling, che gli permette di battere il difensore anche su situazioni di isolamento e di battere la difesa con ottimi cambi di ritmo. È capace di realizzare in più modi, preferendo il tiro dal mid-range centrale o la penetrazione per poi concludere al ferro dopo aver battuto l’uomo. A sorprendere è stato soprattutto il suo atteggiamento, sempre attivo e presente anche difensivamente, dove ha saputo sfruttare la propria aggressività per recuperare palloni e innescare transizioni offensive, come testimoniano le 2.3 rubate. Ottimo anche nella difesa sul pick and roll, dove si è dimostrato attento e spesso in grado di forzare l’errore dell’avversario o del bloccante, inducendo al fallo in attacco. In prospettiva futura dovrà lavorare soprattutto sulle letture offensive, che in alcuni casi restano acerbe e lo portano a forzare scelte aumentando il numero di palle perse (3.1 perse). Si notano comunque dei miglioramenti sul tiro dalla distanza: pur con percentuali ancora basse (25.9%), ha dimostrato fiducia nei propri mezzi, senza rifiutare tiri aperti quando era giusto prenderli.

ELISEE ASSUI | 2006 | W | Pallacanestro Varese

Tra i protagonisti più impiegati da coach Alessandro Rossi, con 29.0 minuti di media, il giovane talento di Varese ha imposto la sua presenza fisica su entrambi i lati del campo, unendo fisicità e tecnica. Dotato di un fisico possente, possiede una buona velocità che sfrutta soprattutto in campo aperto, dove predilige attaccare il ferro di potenza, riuscendo facilmente a concludere assorbendo senza problemi i contatti avversari. Secondo miglior realizzatore azzurro con 13.4 punti, offensivamente il suo bagaglio tecnico è molto ampio e vario: giocatore che preferisce attaccare in 1v1 il diretto avversario, è anche in grado di accendersi dalla lunga distanza come mostrato nella semifinale con la Serbia, chiusa con un ottimo 4/7 da 3PT. Proprio grazie alla sua fisicità è spesso riuscito a guadagnarsi viaggi in lunetta, segnando a cronometro fermo. Anche nella metà campo difensiva è stato fondamentale, portando fisicità nel reparto esterni e riuscendo a difendere su più ruoli grazie a una buona rapidità di piedi, anche contro avversari più piccoli e veloci. Nota positiva anche i 4.9 rimbalzi a gara che testimoniano quanto sia un giocatore completo su entrambe le metà campo. Sicuramente sono molti gli aspetti su cui dovrà lavorare in futuro, a partire dalla meccanica di tiro, che può essere velocizzata e resa più fluida, fino al ball-handling, fondamentale per un giocatore come lui che spesso ha il controllo del pallone.

ANDREW OSASUYI | 2005 | C | St. Bonaventure University

Rim protector di altissimo livello, il lungo ex College Borgomanero è stato il giocatore più esplosivo ed energico di tutta la spedizione azzurra. Protagonista assoluto del torneo, ha impressionato per le grandi doti di stoppatore abbinate a un’elevata verticalità, che l’hanno reso un fattore nella metà campo difensiva azzurra (1.7 stoppate di media). Spesso accoppiato con lunghi più fisici — come Maxim Alexander Klitsche e Victor Mikic — ha mostrato importanti progressi nelle letture difensive, riuscendo in più occasioni ad anticipare o evitare il post basso avversario. Giocatore dalle grandi capacità atletiche, si è rivelato importante anche nella metà campo offensiva. Poco coinvolto in situazioni di pick and roll, i 7.6 punti di media sono soprattutto frutto di schiacciate o tap-in dopo aver catturato il rimbalzo in attacco (3.7 rimbalzi offensivi). Osasuyi ha inoltre sorpreso per un discreto palleggio, abbinato a un’ottima velocità che in diverse occasioni gli hanno permesso di avviare la transizione offensiva dopo aver catturato il rimbalzo difensivo. In prospettiva dovrà lavorare sulla gestione dei falli, che nelle fasi finali del torneo hanno limitato i suoi minuti in campo. Inoltre, se vuole diventare ancora più pericoloso sotto i tabelloni, sarà fondamentale sviluppare ulteriormente il proprio gioco spalle a canestro, dove rispetto alle Finali Nazionali U19 ha già mostrato segnali di miglioramento. Nel complesso, resta uno dei prospetti più interessanti per energia, impatto difensivo e margini di crescita.

LEONARDO MARANGON | 2005 | W | UEB Cividale

Nell’ultima stagione con la maglia di Cividale ha chiuso l’annata con 5.3 punti in 19.3 minuti di media. La sua avventura estiva in maglia azzurra è iniziata in salita, faticando a dimostrare il proprio valore nelle prime partite, dove spesso è apparso disordinato e poco incisivo soprattutto con la palla in mano, senza riuscire a creare vantaggi né per sé né per i compagni. Dotato di un fisico già importante e di un’ottima velocità in relazione ai suoi 200cm, attacca spesso il diretto avversario sul lato sinistro, sfruttando la mano preferita (destra) e riuscendo poi a concludere in modi diversi al ferro grazie a una buona varietà di soluzioni. Con il passare delle partite il suo apporto è cresciuto sensibilmente, prendendosi maggiori responsabilità in attacco e mostrando più continuità. In particolare, nella semifinale contro la Serbia ha messo in mostra le sue qualità offensive, chiudendo con 18 punti e un ottimo 8/11 da dentro l’area. Positivo anche il contributo difensivo, dove ha saputo mettere in campo intensità, versatilità e aggressività, riuscendo a difendere su più ruoli e a recuperare palloni grazie a mani molto veloci, come dimostrano le quasi 2 palle rubate di media a partita. In prospettiva futura, sarà fondamentale lavorare sul tiro dall’arco, aspetto ancora poco affidabile, come evidenziato dal 2/15 complessivo nel torneo, che ha reso la sua pericolosità offensiva meno completa.

THEO AIRHIENBUWA | 2006 | W | Dolomiti Energia Trentino

Fresco di accordo pluriennale con la Dolomiti Energia Trentino, l’avventura azzurra dell’esterno classe 2006 si è interrotta alle fasi a gironi, a causa di una lussazione alla spalla. Nelle tre gare disputate, il prodotto veronese ha alternato flash offensivi di grande talento a scelte tattiche meno entusiasmanti. Mancino, dotato di grande atletismo e discreto ball-handling, considerando i 201cm, è riuscito spesso a battere il diretto avversario con un rapido primo passo concludendo al ferro con un layup, solitamente di mano forte. Più evidenti, invece, le difficoltà dai 6.75, distanza dalla quale ha chiuso la competizione con un poco brillante 0/6, faticando anche a prendersi dei buoni tiri in situazioni di isolamento. Soluzione che invece aveva dimostrato di possedere alle Finali Nazionali U19, dove il livello degli avversari era sicuramente inferiore. In vista della prossima stagione e della sua crescita personale, sarà fondamentale lavorare sull’atteggiamento in campo, dove spesso è apparso poco concentrato e disordinato, senza riuscire a dare equilibrio alla squadra.

STEFANO TRUCCHETTI | 2006 | PG | VL Pesaro

Inizialmente in fondo alle rotazioni di coach Rossi, il baby playmaker, che nella prossima stagione indosserà la maglia della VL Pesaro, si è rivelato una pedina essenziale nelle fasi finali dell’Europeo, conquistando minuti importanti anche nei momenti decisivi. Trucchetti ha mostrato eccellenti doti di ball-handling e visione di gioco, creando da handler soluzioni efficaci sia per sé che per i compagni. Molto ordinato in cabina di regia, come dimostra il 2.3 di AST/TO, gestisce con intelligenza le ripartenze e sa attaccare il diretto avversario anche in transizione, punendo spesso le difese. Nonostante i soli 179cm, che potrebbero far pensare a difficoltà in alcune situazioni, grazie a un fisico già solido (86kg) riesce comunque a reggere i contatti e difendere con energia contro avversari più strutturati. Offensivamente, quando è in ritmo, può diventare un giocatore pericoloso anche dalla lunga distanza, grazie a un range di tiro piuttosto ampio. Caratterialmente ha dimostrato grande fiducia in se stesso, non rifiutando mai il tiro nemmeno dopo errori precedenti e mantenendo una mentalità positiva. In prospettiva futura, può sicuramente ambire a un ruolo ancora più centrale, ma sarà fondamentale ampliare il proprio bagaglio tecnico, inserendo nel repertorio nuove soluzioni offensive come ad esempio il tiro dal mid-range o il floater, che ancora non fanno parte delle sue opzioni abituali.

CHARLES ATAMAH | 2006 | C/A |  Orange1 Bassano

Lungo undersized di 200cm, il nativo di Prato ha chiuso l’ultima stagione con la maglia dell’U19 dell’Orange1 Bassano indossando i gradi di capitano. Impiegato da coach Alessandro Rossi principalmente come cambio del compagno Andrew Osasuyi, ha portato energia e intensità ogni volta che è stato chiamato in causa. Nonostante il fisico undersize, i suoi 105kg, uniti ad un atletismo fuori dal comune per gli standard europei, gli permettono di difendere senza troppa fatica su lunghi più alti soffrendo però nella lotta a rimbalzo dove sicuramente è stato meno incisivo (4.3 rimbalzi). Ha mostrato di sapersi muovere bene sul pick and roll, tagliando con buona velocità verso il ferro e mettendosi in posizione per concludere, anche se ha spesso mancato la finalizzazione, segno che deve ancora lavorare molto nella fase realizzativa (9/20 2PT) dove ha messo in mostra le sue lacune nell’utilizzo della mano debole e la mancanza di soft touch. In prospettiva, il suo fisico e la sua energia rappresentano buone basi su cui costruire per ampliare il bagaglio tecnico e diventare un lungo più completo, capace di incidere con maggiore continuità su entrambi i lati del campo.

MATTIA DE MARTIN | 2005 | A | Vanoli Cremona

Europeo positivo ma sfortunato per l’ala in uscita dalla Vanoli Cremona, con cui ha disputato l’ultima stagione alternandosi tra l’U19 e la prima squadra in Serie A. Lanciato in quintetto nelle prime due gare del girone contro Belgio e Germania, ha risposto presente alle richieste di coach Rossi, mostrando un buon talento offensivo sia in situazioni di catch-and-shoot che in situazioni di palla in mano. Rispetto alla stagione appena conclusa con la squadra cremonese, ha avuto meno possessi offensivi riuscendo comunque a ritagliarsi un ruolo importante nelle rotazioni azzurre. A livello offensivo ha mostrato il proprio talento preferendo soluzioni dal mid-range dopo uno scarico o mettendosi in ritmo con un palleggio, arresto e tiro (7/10 2PT). Pericoloso anche dalla lunga distanza (40% 3PT) ha permesso di aprire il campo alle soluzioni dei compagni facendosi trovare smarcato anche con ottimi movimenti lontano dalla palla. Lo scontro di gioco nei quarti di finale contro Israele gli è costato un infortunio al ginocchio, interrompendo anzitempo la sua avventura in Grecia. In ottica futura ha mostrato flash interessanti di visione di gioco palla in mano, mentre la fase difensiva resta l’aspetto su cui dovrà lavorare, dove ha ampi margini di miglioramento.

LEONARDO VALESIN | 2006 | PG | Assigeco Piacenza

Playmaker giovane ma con importanti esperienze alle spalle, tra cui l’esordio in Serie C con Bassano a soli 15 anni e l’avventura in Germania a Bonn, nella stagione da poco conclusa ha indossato la maglia della Pallacanestro Crema in Serie B Nazionale. Come per il compagno di squadra Airhienbuwa, il suo Europeo in Grecia si è concluso alla fase a gironi, dove è stato costretto a fermarsi per un problema muscolare. Inserito nelle rotazioni come sostituto di Torresani in cabina di regia, ha mostrato un’ottima personalità in uscita dalla panchina, dimostrando intelligenza nella gestione del gioco e permettendo spesso di offrire delle buone letture sia in fase offensiva che in fase difensiva, dove ha evidenziato un buon posizionamento. Valesin ha dimostrato di essere un giocatore completo, pur senza risultare ancora un pericolo costante nei 9.7 minuti di media a disposizione, preferendo cercare soluzioni offensive per i compagni piuttosto che individuali, come dimostra il 3/8 FG nelle 3 gare disputate. La sua miglior partita l’ha giocata contro il Belgio, chiudendo con 7 punti e 2 assist e risultando decisivo per la vittoria azzurra, firmando tutti i suoi canestri negli ultimi minuti della prima gara. La prossima stagione ha firmato per l’Assigeco Piacenza, dove a soli 19 anni disputerà la sua quarta stagione in Serie B.

PIETRO IANNUZZI | 2006 | G | Reyer Venezia

Nato a Torino ma da cinque anni in laguna con la Reyer Venezia, Iannuzzi ha dimostrato in più occasioni di essere un giocatore molto promettente, grazie a un fisico già pronto e un’ottima meccanica di tiro. Il suo minutaggio è aumentato con il passare delle gare, riuscendo a incidere in uscita dalla panchina e dimostrando che in futuro potrebbe essere un’ottima minaccia da catch-and-shoot, grazie ad un rilascio fluido e molto rapido. In fase offensiva ha alternato delle buone letture ad altre più discutibili, dimostrando che ha ancora ampi margini di miglioramento sulla creazione di soluzioni nella metà campo avversaria. Ha le caratteristiche per poter ricoprire più ruoli sugli esterni, sia come tiratore che come creatore palla in mano. Nella metà campo difensiva ha evidenziato maggiormente i suoi limiti non riuscendo a imporre la sua fisicità e facendosi battere in diverse occasioni in situazioni di 1v1.

GIACOMO ZANETTI | 2005 | A/C | Treviglio Brianza Basket

Lungo di 205cm per 94kg, nell’ultima stagione ha giocato in Serie B Nazionale con Treviglio Brianza Basket, dove insieme a Tommaso Vecchiola ha rappresentato uno dei punti fermi della squadra brianzola, chiudendo con 7.7 punti e 6.0 rimbalzi in 38 partite giocate. Statistiche che nei playoff sono ulteriormente migliorate, arrivando a 10.9 punti e 7.3 rimbalzi. Giocatore molto intelligente, è in grado di leggere bene le difese avversarie, sapendo farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. Sempre presente a rimbalzo, pur non essendo un lungo atletico e verticale, riesce a competere anche sotto canestro grazie ai 210cm di wingspan. Utilizzato da coach Rossi anche nel ruolo di 4 al fianco di Osasuyi o Atamah, offensivamente predilige il gioco in post basso, dove sfrutta il corpo e un bagaglio tecnico solido. In grado di aprire il campo con il tiro dalla lunga distanza, sicuramente dovrà lavorare sulla meccanica di tiro, che al momento è ancora leggermente lenta.

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